Pagine

mercoledì 13 novembre 2013

Arrivederci o Goodbye? Io mi mangio le castagne!

Le fatiche lavorative, se non altro per la giornata odierna col tacco 12 in conferenza stampa, hanno sortito terribili effetti sui miei piedi, e decido che torno a casa in taxi.


Arrivata saluto gentilmente il taxista col più classico "Arrivederci" e ho un'illuminazione.
Non trovate strano che per noi italiani il nostro augurio nel salutarsi sia di rivedersi? Voglio dire, gli inglesi dicono "goodbye" che deriva dall'espressione "God be with you", ed sicuramente un saluto individualista: "che Dio sia con te". Invece per noi no, il nostro augurio è che ci possa essere un'altra occasione per rivedersi, stare insieme. Chiaro che per rivedersi bisogna essere entrambi vivi, ma non importa come ci si è arrivati, quali strade si siano percorse, quali circostanze ci riportino a ritrovarsi.
Ma forse il principio è che non importa dove si va, infondo si torna sempre a casa, come ricorda a tutta la mia famiglia la scritta sul muro: "Casa tua potrà farti dimenticare il mondo, ma il mondo giammai casa tua!
Ah la ricetta, giusto! Per me c'è un piatto che significa casa: le castagne!
La preparazione è facile e indolore: lavare le castagne e lasciarle a mollo per un paio d'ore, quindi scolarle e inciderle su un lato con un taglio orizzontale, porle in una una teglia con un dito di vino rosso e aromi vari (es. chiodi di garofano) e infornare per circa 20 minuti a 230 gradi, girandole di tanto in tanto.
Per arricchire: burro, speck a listine, melograno e quant'altro!
Io mangio, fate vobis!

Nessun commento:

Posta un commento